ODE ALLA PRIMAVERA

i panni stesi al sole

come corone di spine

l’aurora che pallida muore

cavalca i miei pensieri

che andiamo al mare

stasera ti porto a fare all’amore

nell’odore della primavera

che giace sul fondo del cuore

in perfetta agonia

la mano in mezzo alle cosce

che sanno di sale

toccami dove ti pare

anche nel mio pallore

di luna argentata

al sapor di liquore

—-

insieme ci consuma la notte

la sfumatura di tutte le foglie

la rondine che sbaglia la rotta

anche se l’amore illumina strade

e percorsi di sopravvivenza

coi tuoi occhi d’argento

coi tuoi sguardi di luna d’argento

coi languori di luna al tramonto


*Versi ricevuti direttamente da Giancarlo Nārāyaṇa Fattori; tutti i diritti riservati.

*Immagine: “Marc Chagall – Coq Rouge dans la Nuit (1944)”, postata dalla redazione e liberamente tratta da Flickr (licenza CC).

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