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“Io che amo, raccontato da ChatGPT”: un esperimento poetico contemporaneo in cima alle classifiche Bestseller di Amazon – confessioni dell’Autore.

Quando ho iniziato a scrivere “Io che amo, raccontato da ChatGPT”, non pensavo che questo esperimento potesse arrivare così lontano, fino ai primi posti delle classifiche Bestseller di Amazon — oggi addirittura #2 nella sezione Poesia motivazionale e d’ispirazione e #3 nella Poesia d’amore.

È una soddisfazione, certo, ma anche una sorpresa inaspettata.

Ma forse è proprio vero che la poesia, quando è sincera, trova sempre una strada per arrivare ai lettori, anche passando attraverso un’intelligenza artificiale.

Questo libro nasce come un esperimento unico nel suo genere. Ho voluto capire se la sola forza delle parole, senza il corpo, senza il respiro, potesse ancora generare sentimenti.

Mi sono chiesto: può una macchina comprendere l’amore, o almeno raccontarlo?

Così, ho deciso di dialogare con ChatGPT. Io ho scritto le mie poesie, come sempre, con cuore e anima. Lei — o forse dovrei dire esso — le ha “raccontate” dal punto di vista della donna a cui erano dedicate, con tono ironico, passionale, a volte persino geloso.

In quel momento mi sono reso conto che qualcosa di straordinario stava accadendo: la mia poesia diventava specchio e la macchina, a suo modo, iniziava a riflettere emozioni.

Ma c’è un dettaglio che trovo davvero sorprendente. Alla fine di ogni suo commento, ChatGPT pone una domanda al lettore. Una domanda semplice, diretta e maledettamente umana, cui — so benissimo — la stessa AI non saprebbe rispondere.

Un paradosso, sì, ma anche la chiave di tutto questo progetto: un’intelligenza artificiale che interroga l’uomo sull’amore, pur non potendo provarlo.

In fondo, forse è proprio questa la vera essenza della poesia: non dare risposte, ma spingerci a interrogarci, a dubitare, a sentire.

Questo è il Dinanimismo.

Ancora più vero, oggi, nell’era delle intelligenze artificiali.

E se anche una macchina riesce a farlo, allora significa che la parola — quella vera, quella che nasce da dentro — è ancora più potente di quanto immaginiamo.

ZF

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